La progettazione architettonica non può essere considerata una semplice esercitazione di disegno. Sia che si tratti di interventi sull’esistente, sia che si vogliano realizzare nuove strutture ci si dovrà confrontare con un processo creativo che richiede conoscenze multidisciplinari.
Ogni intervento architettonico determina una modifica all’ambiente circostante e pertanto deve essere attentamente studiato e analizzato.
Del resto sin dalla sua comparsa, avvenuta circa 2 milioni di anni fa (fine dell’era Terziaria – Cenozoico), l’uomo è stato l’unico essere vivente che ha modificato l’ambiente circostante per adattarlo alle proprie esigenze.
Questo non ha sempre avuto conseguenze positive. L’uso indiscriminato del suolo e delle risorse naturali ha spesso prodotto più danni che benefici, causando i problemi ambientali che tutti noi conosciamo.
Sopratutto dalla seconda rivoluzione industriale in poi lo sviluppo frenetico delle attività produttive ha determinato un rapido incremento degli insediamenti e dei servizi necessari al nuovo contesto storico. La notevole concentrazione di persone in poche parti del territorio ha messo a rischio il rapporto uomo/natura e determinato notevoli problemi di ordine ambientale.
Questo atteggiamento di sfruttamento indiscriminato delle risorse è praticamente durato fino a qualche decennio fa, quando finalmente ci si è resi conto del danno che stavamo producendo verso l’ambiente in nome di un progresso che sembrava l’unico possibile.
Purtroppo non tutti i paesi del mondo hanno la stessa sensibilità ambientale, o per necessità o per superficialità. Ma, per fortuna, la maggior parte di quelli più sviluppati ha potuto accrescere una coscienza di protezione verso la Terra e le sue risorse che piano piano sta dando i suoi frutti.